The new year could not have started in a better way.
I spent about two weeks in the United States including New York, Miami and Mexico, a journey that has allowed me to meet special people, i filled my eyes of beautiful things and gave me the right boost to start this new year.
Many are the pictures i want to show you, but I'll try to clear up memories and emotions to show the main stages of this journey.
New York was the first city, the famous Big Apple, which has won my heart, thanks surely to Christmas air with its lights, the decorations, the big Christmas tree of Rockefeller Center, etc ..
The metropolis par excellence struck me in many ways, the most tourism is the island of Manhattan but the real New York is very different and I promised myself that next time i will be in New York, i want to see the true essence of this city .
Manhattan is still the center of the world and of the tourism of this amazing city.
Madly in love with the city skyline, you can see perfectly through the Brooklyn Bridge, the skyscrapers represent only 10-15% of the city of New York while, in my imagination, they should be like 50-60%.
The building that struck me immediately is the One World Trade Center (also known as the Freedom Tower), the tower that was built for commerare the victims of the terrorist attack of September 11, 2001.
Another thing that really impressed me a lot was the atmosphere when you arrive at Ground Zero, looked so thin and full of emotion, feeling really difficult to explain in words but not rare to try on your own skin when you find yourself in front of two large basins (corresponding to the perimeter of the two towers) and you read all those names engraved on metal.
The fountain releases the water like they are individual tears, continuously paid for all the innocent people who lost their lives in this tragedy.
I stopped myself, I read some of these names and, although I did not know these people, a shiver down my spine and a slight twinge in my stomach made me realize to see me in New York, where the principles of Freedom and Respect are even stronger that never.
Il nuovo anno non poteva cominciare in maniera migliore.
Ho trascorso circa due settimane negli Stati Uniti tra New York, Miami ed il Messico, un viaggio che mi ha permesso di conoscere persone speciali, mi ha riempito gli occhi di cose bellissime e mi ha dato la carica giusta per iniziare questo nuovo anno.
Tantissime sono le foto che ho voglia di mostrarvi ma proverò a riordinare ricordi ed emozioni per mostrarvi le tappe principali di questo viaggio.
New York è stata la prima meta, la famosa Grande Mela, che ha conquistato il mio cuore, complice sicuramente l'aria natalizia con le sue luci, gli addobbi, l'albero del Rockfeller Center, ecc..
La metropoli per eccellenza mi ha colpito sotto diversi aspetti, la parte più turistica è l'isola di Manhattan ma la vera New York è ben altro e mi sono ripromesso che la prossima volta che andrò a New York voglio vedere la vera essenza di questa metropoli.
Manhattan resta comunque il centro del mondo e del turismo della città.
Perdutamente innamorato dello Skyline della city, che si riesce a vedere in maniera perfetta attraversando il ponte di Brooklyn, i grattacieli rappresentano solo il 10-15% della città di New York mentre nel mio immaginario rappresentavano circa il 50-60%.
L'edificio che mi ha immediatamente colpito è il One World Trade Center (noto anche come Freedom Tower), la torre che è stata costruita per commerare le vittime dell'attentato terroristico dell' 11 Settembre 2001.
Un'altra cosa che mi ha davvero colpito tantissimo è stata l'atmosfera che si respira quando si arriva a Ground Zero, un'aria cosi rarefatta e piena di emozioni, una sensazione davvero difficile da spiegare a parole ma non rara da provare sulla propria pelle quando ci si ritrova davanti a due grandi vasche (corrispondenti al perimetro delle due torri) e si leggono tutti quei nomi incisi sul metallo.
La fontana rilascia l'acqua non a getto ma come se fossero singole lacrime che vengono continuamente versate per tutti gli innocenti che hanno perso la loro vita in questa folle tragedia.
Mi sono fermato, ho letto alcuni di questi nomi e, seppur non conoscevo queste persone, un brivido lungo la schiena ed una lieve fitta nello stomaco mi hanno fatto rendere conto di trovarmi a New York dove i principi di Libertà e Rispetto sono ancora più forti che mai.